Il fotovoltaico funziona con la luce, giusto?
Allora come può esistere l’energia solare notturna?
La domanda può sembrare un paradosso, eppure è una delle sfide più affascinanti del settore energetico.
Con la crescente diffusione degli impianti fotovoltaici e il bisogno sempre più urgente di indipendenza energetica, la possibilità di produrre o sfruttare energia anche dopo il tramonto è diventata una priorità per ricercatori, aziende e consumatori.
Oggi, diverse tecnologie stanno aprendo scenari che fino a pochi anni fa sembravano impossibili: pannelli che sfruttano la differenza termica con lo spazio, emissioni infrarosse trasformate in elettricità, batterie sempre più efficienti…
In questo articolo ti raccontiamo tutto quello che già esiste – e quello che sta arrivando – per rendere il fotovoltaico una fonte di energia continua, giorno e notte.
No, i pannelli solari classici non funzionano al buio.
La loro tecnologia è progettata per catturare i fotoni della luce solare e trasformarli in elettricità.
Ma quando parliamo di “fotovoltaico notturno” ci riferiamo a tutto ciò che consente di avere energia solare disponibile anche di notte, attraverso:
È la soluzione più diffusa e concreta.
Durante il giorno i pannelli producono energia, una parte viene consumata subito, il resto viene immagazzinato in una batteria per essere usato quando il sole non c’è più.
✅ Massima continuità energetica
✅ Maggiore indipendenza dalla rete
✅ Adatto a famiglie e aziende
Sono ricerche ancora in fase sperimentale: alcuni materiali possono generare elettricità emettendo calore verso l’ambiente esterno, in particolare verso il cielo notturno (che è più freddo).
È l’effetto opposto rispetto al fotovoltaico classico, che sfrutta l’assorbimento della luce.
✅ Funziona anche al buio
✅ Bassa potenza, ma promettente in futuro
✅ Ancora lontano dalla commercializzazione
Alcuni ricercatori stanno sviluppando pannelli in grado di sfruttare l’intero spettro luminoso, compresi raggi infrarossi e ultravioletti.
L’idea è catturare più energia, anche in condizioni di luce molto bassa – come al tramonto o di notte con luce artificiale o lunare.
✅ Alta efficienza
✅ Ancora in fase di sviluppo
✅ Potenziale evoluzione del fotovoltaico urbano
L’idea di un fotovoltaico che funziona anche di notte affascina, ma è ancora lontana dalla realtà quotidiana. Le tecnologie che abbiamo visto sono in fase di ricerca o sperimentazione avanzata, ma ci sono già risultati promettenti:
Un team di ricercatori guidati dal professor Jeremy Munday ha sviluppato un prototipo di pannello termoradiativo capace di generare energia durante la notte.
Come? Utilizza celle che emettono infrarossi verso il cielo notturno e, sfruttando la differenza di temperatura, producono una piccola quantità di energia elettrica.
📌 Potenza generata: circa 50 milliwatt per metro quadro
📌 Obiettivo: affiancare il fotovoltaico classico in scenari off-grid
Nel 2022, un altro gruppo di ricerca della Stanford ha progettato una cella fotovoltaica modificata per catturare il calore irradiato dal suolo durante la notte.
Risultato? Una produzione di energia ultra-bassa, ma sufficiente per applicazioni minime (es. sensori remoti, dispositivi IoT).
📌 Ricerca pubblicata su Applied Physics Letters
📌 Innovazione utile per zone isolate e sistemi di backup
Alcune startup internazionali stanno esplorando pannelli “tandem” che combinano celle in perovskite e silicio, con l’obiettivo di massimizzare l’assorbimento dello spettro luminoso, anche in condizioni di scarsa luce.
Esempi:
Nel quotidiano, la risposta al fotovoltaico notturno è semplice: i sistemi di accumulo.
E oggi sono più accessibili che mai, grazie a:
Con queste soluzioni, puoi usare il sole anche di notte, senza attendere le tecnologie del futuro.
L’idea di produrre energia anche di notte sta passando dal sogno alla scienza applicata.
E anche se non sostituirà il fotovoltaico tradizionale, il fotovoltaico notturno potrebbe diventare una tecnologia complementare preziosa, soprattutto in contesti dove la continuità energetica è fondamentale.
Nel futuro prossimo, la vera rivoluzione sarà nell'integrazione intelligente:
L’Italia potrebbe diventare un laboratorio ideale per sperimentare queste nuove soluzioni:
Ma serve visione politica, semplificazione normativa e investimenti in ricerca.
Il fotovoltaico notturno non è magia, ma una sfida scientifica affascinante che può trasformare il modo in cui concepiamo l’energia.
E mentre aspettiamo che queste tecnologie maturino, possiamo già costruire impianti intelligenti, autonomi e pronti per il futuro.
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